Una casa sicura non è un bunker

Una casa sicura è ciò che desideriamo tutti. Una casa sicura, che sia al riparo dai pericoli, parte dalla scelta di una grata o un’inferriata a prova di effrazione, tale da garantire in ogni momento della giornata la nostra incolumità. Ma come ci si può sentire protetti senza sacrificare stile, libertà di muoversi e senza dover rinunciare alla vivibilità dello spazio abilitativo? Partiamo dalla premessa che la casa non è un bunker, di conseguenza è possibile orientarsi verso proposte che si possano adattare alle esigenze del presente e del futuro. Aurofer lo mette in conto, attraverso un lavoro che rivitalizza il concept stesso di grate e inferriate: più che una barriera, un plus irrinunciabile.

Tra stile e sicurezza: un equilibrio complesso.

 Partiamo dal presupposto che rendere una casa sicura, talvolta, terrorizza: questo perché nessuno ama vivere circondato da sbarre o cancelli alti quanto un piano di casa.  La ragione di questi timori affonda le sue radici in quel terreno dove va trovato l’equilibrio tra stile e sicurezza. Ma queste paure sono giustificate solo se non ci si affida a dei veri professionisti. Del resto, ogni decisione riguardo a infissi o serramenti che non tenga conto della casa nella sua globalità compromette non solo l’aspetto esterno, ma anche illuminazione, ripartizione degli ambienti, accessibilità. Componenti come grate e inferriate sono inoltre esposte ad agenti esterni che richiedono manutenzione particolare in termini di pulizia a verniciatura. A questo proposito, il mercato offre più soluzioni in termini di materiali come

  • Alluminio, opzionabile per la leggerezza e la relativa resistenza alla corrosione
  • Ferro battuto, che resta un classico nell’immaginario collettivo, malgrado la manutenzione necessaria contro l’insorgenza della ruggine
  • Materie plastiche come pvc, a volte scelto per il basso costo.
  • Acciaio, che può essere zincato, temprato, inossidabile. Ciascun tipo di acciaio utilizzato ha i suoi vantaggi, come resistenza alla corrosione, lucentezza, personalizzazione.

L’acciaio. materiale resistente, stiloso e riciclabile

Tra i requisiti principali in materia di vivibilità, la quantità di luce e la qualità dell’illuminazione giocano un ruolo di primo piano. In passato, rendere una casa sicura significava sacrificare la luminosità. Ebbene, le grate in acciaio permettono alla luce di entrare evitando spiacevoli coni d’ombra. La scelta dell’acciaio è ottima non solo per rendere la casa sicura, ma anche ragionando in ottica di sicurezza ambientale perché virtuoso anche sotto questo punto di vista. E’ altamente riciclabile, non soggetto a degrado e quindi responsabile di una minor pressione sull’ambiente, fattore determinante per la transizione verso un’economia circolare.

Ovviamente, l’acciaio va distinto a seconda delle diverse tipologie, distinte per proprietà specifiche.

  • L’acciaio inox è altamente resistente alla corrosione a lungo termine, questo soprattutto grazie alla presenza del cromo che permette alla superficie in acciaio inossidabile di resistere all’usura e ai segni del tempo. La sua robustezza è un valore aggiunto in ambienti ostili e in ambiti come l’industria navale o l’edilizia
  • L’acciaio zincato, particolarmente indicato in ambienti molto umidi. In questo caso, è la presenza dello zinco a costituire una barriera contro gli elementi responsabili di corrosione e ossidazione. L’acciaio zincato è una soluzione in genere economica, e indicato per resistere quindi in ambienti e luoghi particolarmente aggressivi.

Da anni Aurofer realizza grate e inferriate in acciaio verniciato a polvere, progettate in base alle specifiche esigenze del cliente. Sono costruite su misura e sono dotate di certificazione CE, coniugando tutta una serie di vantaggi che una grata assicura come

  • Protezione per i più piccoli, esposti al rischio di cadute da finestre nei piani superiori
  • Ventilazione costante nei mesi estivi e resistenza alle intemperie
  • Aumento del valore della proprietà, specie in grandi città, aree o luoghi particolarmente sensibili ad episodi di microcriminalità

La certificazione anti effrazione

La certificazione antieffrazione è un aspetto cruciale per valutare la sicurezza di un immobile. I serramenti vengono distinti anche in base al grado di sicurezza che garantiscono contro ogni tentativo di effrazione. Non tutti sanno, quindi, che da oltre vent’anni esiste in Italia una normativa sulla sicurezza allineata a quella europea – la più aggiornata nota come UNI EN 1627 2021– la quale prevede determinati requisiti e prove di resistenza per stabilire classe di antieffrazione. Esistono sei livelli di classe,

  • Classe 1, detta anche Prova di carico statico e dinamico. In questo caso lo scassinatore tenta di forzare persiane, finestre o porte ricorrendo a pressioni fisiche, come spinte, strappi o sollevamenti di vario tipo
  • Classe 2, il malintenzionato ricorre ad attrezzi alla portata di tutti, come cacciaviti o tenaglie per guadagnarsi un accesso
  • Classe 3, la prova di scasso si avvale di strumenti più sofisticati come seghetto, chiave serra tubi, piede di porco.
  • Classe 4: I Tentativi di effrazione diventano avanzati. Si ricorre all’ausilio di martelli o trapani portatili a batterie.
  • Classe 5: resistenza a Forzatura con attrezzi elettrici e/o da esperto, come seghe a sciabola o mole ad angolo

La classe sei è considerata la più avanzata. Quest’ultima è quindi sinonimo di resistenza massima a tentativi di scasso o intrusione; ciò che più ci avvicina a casa sicura, perché assicura massima resistenza agli attacchi provenienti dall’esterno mediante attrezzi elettrici ad alta potenza.  Ad oggi, non esiste una classe che assicuri la perfetta inviolabilità di un sistema. Ad ogni modo, le grate e le inferriate rappresentano un’integrazione di sicurezza efficace ed efficiente per proteggere da intrusioni esterne ville, appartamenti, uffici, capannoni. La certificazione antieffrazione fornisce una guida preziosa per la scelta di prodotti di sicurezza a riprova che tecnologia e normativa devono procedere di pari passo, anche in materia di casa sicura. Non solo per definire al meglio il grado di rischio pertinente, ma perché il mercato continui a lavorare per trasformare le perplessità di oggi in potenzialità future.