L’isolamento acustico delle finestre e delle porte è fondamentale per impedire che rumori esterni del traffico stradale, ferroviario e aereo disturbino la quiete degli ambienti interni, compromettendone la vivibilità specie nelle ore notturne. Un problema risolvibile e affrontabile con porte e finestre di alta qualità, per impedire ai suoni particolarmente fastidiosi di pregiudicare la performance acustica degli infissi. Come finestre o porte a doppi vetri che attenuano i rumori indesiderati. Affinché le vetrate isolanti siano efficaci, è necessario prevedere un’intercapedine d’aria compresa tra 50 e 100 mm. Tuttavia, l’incorporazione di uno o due pannelli di vetro stratificato o di un vetro di spessore diverso all’interno dell’unità fornisce risultati eccellenti. Maggiore è lo spessore, migliore risulterà la riduzione del rumore per le basse frequenze, come il rumore del traffico. Ottimo anche l’effetto smorzante del vetro stratificato che riduce l’impatto di frequenze più elevate.

Inquinamento acustico e le vetrate fonoassorbenti

Le vetrate fonoassorbenti funzionano deviando e dissipando l’onda sonora. Una maggior protezione contro suoni molesti è quindi possibile

  • Regolando lo spessore del vetro.
  • Aggiungendo intercalari tra i vetri.
  • Aumentando la distanza tra i vetri.

L’indice di riduzione di rumore di un vetro è un parametro che riveste primaria importanza. Considerando che il rumore di un veicolo è pari a 70 dB, il vetro che presenta un indice di riduzione del rumore pari a 40 dB, lo ridurrà approssimativamente a 30 dB. A beneficio, quindi, della vivibilità di ogni stanza della casa. Dal punto di vista tecnico sono diversi i fattori che influenzano il buon isolamento acustico delle finestre ed è proprio dalla combinazione di questi che si possono ottenere le migliori prestazioni. Oltre al vetro, risultano determinanti le guarnizioni, così come il materiale sigillante delle giunzioni tra il telaio e la parete.

Le raccomandazioni dell’OMS

Dato che il suono si propaga anche attraverso l’aria, è bene evitare la presenza di passaggi di corrente. Ragion per cui i prodotti per l’installazione devono essere scelti in modo da garantire una tenuta ermetica. A tal fine, meglio utilizzare materiali isolanti. Gli isolanti più comuni per l’installazione di finestre e porte sono la schiuma poliuretanica fonoisolante o le spugne adesive autoespandenti. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce il rumore superiore a 65 decibel come inquinamento acustico. Di conseguenza, si raccomanda di mantenere i livelli di rumore sotto tale soglia. Sempre secondo l’OMS un sonno ristoratore è possibile se i livelli di rumore ambientale sono inferiori a 30 dB. Ecco perché per alcuni edifici è molto importante installare vetri antirumore. Se ad esempio il rumore del traffico raggiunge i 65-70Db, l’edificio deve essere in grado di ridurre il livello di rumore di 35-40Db.

La performance acustica degli infissi

Un serramento performante, con un doppio vetrocamera acustico, è in grado di arrivare a livelli fono-isolanti fino a 42dB. Il serramento inteso come elemento di chiusura del vano assicura un livello minimo di isolamento acustico, di grado variabile, perché il livello di percezione dei rumori esterni p sempre diverso. Un serramento performante, con un doppio vetrocamera acustico, può raggiungere livelli fono-isolanti fino a 42dB. Prima di ogni installazione o ristrutturazione, è fondamentale individuare la sorgente di inquinamento acustico più prossima. Potrebbe trattarsi del traffico in caso la nostra abitazione sia in una zona centrale o di cantieri se abbiamo scelto di vivere in un quartiere in via di espansione. La scelta del serramento deve garantire un livello di isolamento idoneo, in relazione alle medesime frequenze della fonte disturbante. Una scala compresa tra 10 e 130 db aiuta a distinguere un rumore leggero, da uno fastidioso, o addirittura pericoloso e doloroso.

Inquinamento acustico: le conseguenze sulla salute

Quando siamo impegnati in una conversazione con tono di voce pacato e tranquillo, produciamo un rumore variabile tra i 40 e i 60 dB. Secondo i parametri di riferimento risulta tollerabile per il benessere di chi è intorno a noi. Il vento tra gli alberi è tra le fonti acustiche meno inquinanti, con valori di decibel davvero bassi. In strade animate, luoghi ricreativi, aree comuni come le mense si può cominciare ad avvertire fastidio, che aumenta al passaggio di treni o aerei. Fino a raggiungere la soglia del dolore, specie se vicino a noi c’è un martello pneumatico in azione. Questa situazione di potenziale malessere coincide con situazioni di inquinamento acustico vero e proprio, con livelli di decibel superiori a quota 100. In caso di esposizione prolungata, un soggetto può sviluppare disturbi cronici del sonno e irritabilità, che possono degenerare in cardiopatie o ritardi dello sviluppo cognitivo nei più piccoli.

Obblighi dei serramentisti e leggi vigenti

Secondo la normativa vigente i produttori di serramenti devono garantire un livello minimo di isolamento acustico dato che le facciate degli edifici debbono garantire un valore minimo di isolamento di facciata, e quindi i serramenti presenti non sono idonei se presentano valori acustici troppo bassi, impedendo alla facciata di raggiungere l’isolamento prescritto. Tra le norme di riferimento, spicca la Legge Quadro sull’inquinamento acustico n.447/95. Essa stabilisce i principi fondamentali per la tutela dall’inquinamento acustico dell’ambiente esterno e dell’ambiente abitativo; nell’art.3 comma 1 lettera e) si stabilisce che con apposito Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri vengano fissati i requisiti acustici passivi degli edifici e dei loro componenti. La stessa legge all’art. 2 commi 6,7 ed 8 prevede la figura del tecnico competente in acustica, implicitamente riconoscendo la complessità della materia e quindi demandando l’attività ad essa correlata a soggetti professionali specificamente formati ed abilitati.