Lamiere d’acciaio, un must della carpenteria metallica
Le lamiere di acciaio sono placche metalliche che derivano da semilavorati rettangolari, utilizzati per elevata resistenza e versatilità, specie nel settore edile. In grado di sopportare sollecitazioni e dotate di finiture estetiche notevoli, possono essere impiegate anche in ambito design, meccanico, carpenteria. Alla luce delle molteplici finalità, una lamiera consente di rimodulare lo spazio abitativo attraverso la costruzione o la modifica di elementi strutturali o d’arredo. Come soffitti, pareti, balaustre o mensole, a dimostrazione della loro utilità in base allo scopo. Le lastre ottenute presentano caratteristiche sempre diverse, variabili per spessore, dimensione, tipologia, qualità. A seconda dell’utilizzo, esistono diversi trattamenti; pertanto, si possono ottenere lastre forate, ondulate, bugnate, laminate a caldo, laminate a freddo, laminate a freddo rivestite. Oltre ai trattamenti, c’è la possibilità di ricorrere a più materiali, oltre all’acciaio, come rame, ottone, bronzo, alluminio. Poi c’è l’acciaio inox, resistente, ottimo contro la ruggine, ideale negli ambienti più umidi.
Lamiere d’acciaio: sigle diverse, utili sempre
Quando si parla di impiego delle lamiere in acciaio, la carpenteria metallica è un ambito d’elezione, così come altri settori, dall’ingegneria civile a quella meccanica. Per questa ragione, è necessario procedere a una classificazione normata che consenta di distinguere le varie lamiere d’acciaio da costruzione. La sigla S235 indica le lastre utilizzate nella carpenteria, mentre la sigla S275 si riferisce alla produzione di bulloni. Per la realizzazione di gru, rimorchi, o anche infrastrutture come ponti autostradali, si utilizza una tipologia di lamiera con la sigla S355. A basso contenuto di carbonio, le lamiere DD11 coprono operazioni di carpenteria dove bisogna garantire la migliore resistenza possibile. Esiste un’ulteriore classificazione che riguarda lamiere in acciaio inossidabile, di quattro categorie secondo l’indice universale P.R.E.N, acronimo per Pitting Resistance Equivalent Number. Le lamiere in acciaio inox conoscono una vasta applicazione nell’industria alimentare e chimica, nei servizi di lavanderia e in tanti altri settori
Lavorazione a caldo e a freddo
Una lavorazione ad alte temperature permette di realizzare lamiere laminate a caldo. Grazie a questo procedimento, si produce una lamiera sottile per via del passaggio tra coppie di rulli. La compressione che esercitano queste gabbie di laminazione rende possibile allungamento e assottigliamento delle piastre. Il raffreddamento graduale, definito anche raffreddamento controllato, è quel processo che avviene prima del successivo stoccaggio. Durante la lavorazione, il materiale può essere lasciato scorrere in un’unica direzione sotto rulli posti in successione. Pertanto, in questi casi, si parla di laminatoi unidirezionali. Il passaggio seriale avanti e indietro, è tipico dei rulli installati su laminatoi reversibili. I quali, rispetto ai primi, sono più adatti a lavorazioni su piccola o media scala. Lastre che subiscono successive riduzioni di spessore dopo una prima lavorazione a caldo sono definite lamiere a freddo. Malleabilità e duttilità distinguono questi fogli metallici, altamente anticorrosivi dato Il rivestimento e la zincatura.
Impiego ampio e versatile
L’impiego di lamiere laminate a freddo è ampio e versatile, dato che trova rispondenza in più settori, come la realizzazione di mobili metallici, componenti automobilistici, hardware elettronico, elettrodomestici, lampade. Una lamiera in acciaio presenta caratteristiche tali, per cui esistono diverse tipologie, come ad esempio
- Fogli ad alto limite elastico, a grana fine, duttile e plasmabile.
- Lastre forate dal design variabile, dato che la forma dei fori può essere circolare, quadrata e asolata
- acciaio corten, dove la composizione di nichel, fosforo e cromo restituisce protezione contro l’usura dettata dall’alternarsi di agenti atmosferici.
- Lamiere in acciaio strutturale, dotate di notevole elasticità che le rende tenaci e resistenti a trazione
Queste ultime sono adatte a molteplici usi, trovando applicazione sia nel settore edile che nell’ambito delle costruzioni meccaniche. Le lamiere forate sono ottime soluzioni nell’industria elettrica e alimentare, nell’ingegneria civile, nonché nel design di interni perché consentono il filtraggio della luce naturale.
Lamiere d’acciaio e non solo, dal taglio alle finiture
La possibilità di ottenere lamiere da più materiali è indice della notevole frequenza di utilizzo, dell’impiego trasversale nell’ambito dei singoli processi produttivi. Nella lattoneria o nel settore elettrico si possono utilizzare a lamiere in rame, mentre il bronzo è materiale d’elezione per le creazioni di tipo artistico. Senza dimenticare l’ottone, ideale in campi come oggettistica, oreficeria e idraulica. Molteplici rivestimenti, dal decapato allo spazzolato, dallo zincato al ramato, rendono la finitura un particolare fattore di distinzione per piastre in grado di
- insonorizzare gli ambienti e dividere i singoli spazi.
- Proteggere edifici dalle radiazioni solari e quindi isolarli dal calore superficiale o latente.
- creare elementi d’arredo come tavoli, scaffali, pannelli divisori, corrimano, mensole.
- Fungere da materiale decorativo come dimostrano vari accessori in più campi e settori
Naturalmente, sia il taglio che la formatura richiedono massima precisione e massimo rispetto per il materiale. Indici, come in altri ambiti, di profonda, indiscutibile competenza.