La corrosione, cosa sapere e come prevenirla

La corrosione di un materiale metallico è un processo naturale, causato dall’interazione con l’ambiente circostante e conseguente ossido riduzione tra acciaio e ossigeno. Si forma così una patina di condensa sulle superfici, non sempre visibili ad occhio nudo. Dunque, in un particolarmente ambiente aggressivo o molto umido tutti i metalli risultano vulnerabili e intaccabili. Frutto di un processo elettrochimico, la ruggine non riesce a aderire sulla superficie a causa della sua porosità. L’azione degli agenti atmosferici ne accentua la presenza e la diffusione, variabile a seconda del contesto circostante e delle caratteristiche dell’ambiente locale. L’effetto combinato di parametri come temperatura, umidità, inquinamento e salinità trasportata dall’acqua suggerisce la necessità di prevenire e intervenire con azioni di contrasto. Grazie alla codificazione UNI EN ISO 9223 è possibile classificare il grado di corrosività degli ambienti in sei diverse categorie, in una scala che parte dalla categoria C1 e arriva alla CX.

La corrosione e l’importanza dei trattamenti anticorrosivi

La corrosione si forma e si diffonde secondo modalità e tempistiche diverse. Pertanto, è fondamentale monitorare umidità, andamento dei tassi di inquinamento, presenza di polveri che incidono sul grado di salinità dell’aria. Gli agenti aggressivi e le sostanze contaminanti condizionano la tenuta e la vulnerabilità dell’acciaio. In ambienti inquinanti e aggressivi è bene valutare la scelta dei materiali e del rivestimento superficiale, ma soprattutto, il trattamento anticorrosivo che deve assicurare capacità di

  • Aderire il più possibile alle superfici che richiedono protezione
  • Garantire l’effetto barriera
  • Resistere ad abrasioni e urti
  • Durare nel tempo, in modo da ridurre il numero di interventi manutentivi e la loro frequenza, altrimenti deleteria ai fini della tenuta strutturale

Gli acciai al carbonio richiedono una protezione maggiore rispetto all’acciaio inox. Ciò dovuto alla presenza di cromo che conferisce all’inox stabilità sulla superficie, grazie alla presenza di uno strato sottile di ossido che ne aumenta le proprietà anticorrosive.

Una classificazione per ambienti: rurale, urbana, marina, industriale

È noto a molti come il mix di inquinamento e umidità velocizzi il processo di corrosione. Dunque, quando si progettano e si realizzano opere o si interviene con la manutenzione con trattamenti e prodotti ad hoc, è necessario valutare la collocazione degli infissi e delle superfici. Per facilitare la valutazione, si adotta una classificazione per ambiente

  • Rurale: alternanza di umidità e atmosfera secca – assenza pressoché di inquinanti;
  • Urbana: alternanza di umidità e atmosfera secca – presenza di diossido di zolfo (SO2);
  • Marina: umidità relativamente alta – presenza di cloruri che accelerano la corrosione;
  • Industriale: presenza di agenti chimici – livello di corrosione legato al tipo di sostanza inquinante rilasciata nell’aria.

I protocolli e le normative di riferimento identificano e distinguono gli interventi come zincatura a caldo e verniciatura. Per la prima, gli standard validi sono UNI EN ISO 1461, 14713-1 e 14713-2. Per la verniciatura UNI EN ISO 12944-1/9.

la corrosione

Manutenzione, ispezione e progettazione

La manutenzione costante, garantita da sorveglianza e ispezione puntuale, non deve avvenire senza una pianificazione attenta e scrupolosa. Alla luce delle conseguenze che possono insorgere in ambienti particolarmente corrosivi, è bene progettare un sistema di contrasto a tutela dell’integrità dell’opera realizzata. Contro imprevisti e danni materiali/strutturali, le prime fasi progettuali rappresentano il momento ideale per applicare – non per delegare – metodi e sistemi di tutela. Ogni sistema anticorrosivo richiede ispezioni più o meno frequenti, specie se si temono criticità progettuali, imprevisti, danni accidentali. La variabilità ambientale è da tenere in conto, quindi anche le condizioni e le modalità di esposizione possono variare. L’ispezione è utile anche laddove i trattamenti risultano durevoli e affidabili, come per la zincatura a caldo. Anche in questi casi, si può intervenire – con tempi di decorrenza tra cinque e dieci anni – per verificare se il rivestimento mostra segni di usura in anticipo rispetto ai tempi.

L’importanza dei piani di intervento contro la corrosione

Oltre alle caratteristiche ambientali e ai processi chimici che favoriscono la corrosione al punto da intaccare superfici metalliche come quelle rivestite in acciaio, l’integrità di infissi e infrastrutture dipende dai piani di intervento. I quali richiedono attenzione al dettaglio ed esperienza, che contraddistinguono aziende e team altamente professionali. Committenti, direttori dei lavori, costruttori, operai competenti non solo conoscono tutte le informazioni riguardo ai sistemi protettivi, ma verificano e agiscono non appena si verificano alterazioni sui rivestimenti. Come screpolature, distacchi, sfarinamenti, ancor prima dell’insorgenza della ruggine; quest’ultima, già quando supera la soglia del 5% richiede capacità e prontezza di intervento. I costi per gli interventi necessari rappresentano un reale investimento quando la non è necessario intervenire continuamente con le spese di manutenzione, che in caso contrario possono causare stress o disagio. Nonché ridurre, specie in casi di interventi massicci, la durata e la vita dell’opera realizzata.

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